(Ita) Martina Cervellin
Martina assume nella sua ricerca pittorico-materica i caratteri della spazialità e della profondità dei mondi interiori, rendendo i colori dell’Anima nella scena del teatro totale dei sentimenti e delle tensioni, che qui inseguono i mondi poetici e drammatici dei percorsi oscuri, vergati e sfondati dall’irrompere d’improvvisi antri di luce.
Il suo linguaggio include e supera, ad un tempo, i limiti dell’acquisito campo pittorico, sviluppando nei volumi informali increspati i supporti della propria stesura cromatica, aspra, stridente ed esplosiva, ed evocando, nell’ambito di un’autentica scena globale mutevole, la genesi delle intuizioni profonde che si riconducono alle radici fondanti del suo esistere.
Il primato dell’ambiente emotivo viene allora esaltato attraverso una mimesi progettuale dei cieli d’invenzione, filtrati dal grido degli screziati colori che guidano ed annullano il pensiero banale nell’incombente cornice delle infinite “nuvole”, che nei loro bagliori e nei loro ermetici coni d’oscuramento, incidono, graffiandole, le acute percezioni ancora agibili nello spirito di questa corrente modernità.
RC