I Codici degli Antichi Spazi. Miraggi di una nuova figurazione
Gli epigoni dei grandi Maestri, di vasariana celebrazione, associano ai modi umani permanenti dell’esistere e del costruire la suggestione strutturale di un linguaggio artistico, architettonico e compositivo, che nella Durata identifichi la prevalenza dello Stile sull’evoluzione lineare del tempo e delle sue forme mutevoli.
Imaginiamo così i nostri eventi prossimi nella scena deducibile dalla Memoria dei grandi trascorsi e dal suo immenso Thesaurus, nel cui agibile sito possiamo evolvere ad oggi il senso del nostro Progetto e del nostro criptico Destino. Il codice palladiano e i diffusori massimi del palladianesimo ci abituano all’idea e alla sfida di un intangibile Ordine sacrale, sovrapponibile al percorso dei nostri fatali e perenni cambiamenti epocali: possiamo scegliere dunque noi, testimoni dei nostri giorni, di affiancare a questi linguaggi mitici e immutabili le nuove forme monumentali e decorarive che, connettendosi con i tessuti pregressi della nobile figurazione, siluppino le nuove strutture sulla scia delle antiche dimensioni archetipe, qui evocate e richiamate nell’attualità e nella fuggevolezza dei giorni fragili del mondo nostro. La nuova Tecnologia dell’Architettura, unita alla sintetica figurazione della nostra acquisita sensibilità, può allora stabilire un contatto epocale con la Miniera delle collaudate attuali forme di Natura e di Artificio, divenendo portatrice degli antichi messaggi anche in soluzione autonoma, ancorché caricata dai segni essenziali dei pregressi codici compositivi. Le stesse illustrazioni visionarie possono anticipare i luoghi profetici dell’infinito campo immaginario, attraverso le inedite percezioni metafisiche, formali e informali, a cui intendiamo affidare le nostre nuove, intense e radicali emozioni. Tale appare così la ratio della Ricerca e del percorso che qui si esprime nella sua dimensione di Metodo, ma anche e soprattutto, nel fatale ciclo dell’“Eterno Ritorno” che il senso estetico, oggi emarginato dalla Spiritualità universale, deve restituire alla nostra moderna e consapevole percezione della realtà e del suo permanente mutamento.